Da “Lettere di Berlicche” 1941 … “Un giovane diavolo: -Come hai fatto a mandare così tante anime all’inferno?
Vecchio diavolo: -Con la paura!
Il giovane: -Ottimo lavoro! Di cosa avevano #paura? La guerra? Carestia?
Il vecchio: -No, di una malattia!
Il giovane: -Non si sono ammalati? Non stavano morendo? Non c’era una cura? …
👉 Il vecchio: -Hanno accidentalmente creduto che l’unica cosa che dovevano mantenere a tutti i costi era la VITA!
👉 Non si sono abbracciati, 👉 non si sono salutati, si sono allontanati l’uno dall’altro. 👉 Hanno rinunciato a tutti i contatti umani e a tutto ciò che era umano!
👉 Hanno finito i soldi, 👉 hanno perso il loro lavoro, ma hanno scelto di temere per la loro vita, anche se non avevano nemmeno il pane.
Hanno 👉 creduto a tutto quello che hanno sentito, letto i giornali e creduto ciecamente a tutto quello che hanno letto.
Hanno 👉 rinunciato alla libertà, non hanno mai lasciato casa. 👉 Non hanno visitato parenti e amici.
Il mondo si è trasformato in un grande campo di concentramento con prigionieri volontari.
🔼 Hanno accettato tutto! Solo per sopravvivere ad un altro giorno miserabile.
Non hanno vissuto, sono morti tutti i giorni!
È stato facile prendere le loro miserabili anime.”
Tratto dal libro “Lettere di Berlicche” di Clive Staples Lewis, noto come C.S.Lewis, pubblicato nel 1941 (Belfast, 1898 – Oxford, 22 1963), scrittore, saggista e teologo britannico, autore del ciclo di romanzi fantasy delle cronache di Narnia, oltre che docente di lingua e letteratura inglese all’Università di Oxford)
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